IL NOSTRO TERRITORIO
Il nostro territorio: Monte Baldo e Lago di Garda
Il Monte Baldo è un massiccio montuoso di altezza massima
pari a 2218 m compreso tra le province di Trento e Verona.
La dorsale
principale ha andamento nord est - sud ovest, ed ha come confini naturali, a
sud la pianura che comincia a Caprino Veronese, a ovest il Lago di Garda, a nord la valle che
congiunge Rovereto e ad est la Vallagarina. Si estende nei territori dei
comuni di San Zeno di Montagna, Ala Avio, Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo, Brentonico, Nago-Torbole e Brenzone.
Il Monte Baldo è caratterizzato da una notevole individualità geografica. È costituito da una dorsale parallela al lago di Garda che si allunga per 40 km, tra il lago ad ovest e la Vallagarina ad est. A sud la dorsale è delimitata dalla piana di Caprino e a nord dalla Valle di Loppio. Il monte Baldo raggiunge la sua altezza massima ai 2218 m di cima Valdritta, e la sua altezza minima ai 65 m sul lago di Garda.
Il lago di Garda, o Benaco è il maggiore lago italiano, con una superficie
di circa 370 km². Cerniera fra tre regioni, Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige, è posto in parallelo all'Adige, da cui è diviso
dal massiccio del monte Baldo. A settentrione si
presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline
moreniche che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un'importante meta
turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone.
In epoca romana il
lago era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di Garda,
toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello
dell'omonima cittadina sulla sponda veronese del lago.
Il toponimo Garda, con il quale è
chiamato il lago già in alcuni documenti dell'VIII secolo, è l'evoluzione della
voce germanica warda,
ovvero "luogo di guardia" o "luogo di osservazione". Il toponimo classico del lago, ovvero Benācus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di
origine celtica, precedente quindi al dominio
romano, e dovrebbe derivare da bennacus,
confrontabile con l'irlandese bennach,
e significherebbe "cornuto", ovvero dai molti promontori. La traduzione "cornuto"
viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione.
La voce latina di
Benaco è attestata come Benācus e presuppone quindi un
accento piano (Benàco): la versione italiana dell'accento tonico rimane fedele
all'accentazione latina, quindi va pronunciato con l'accento sulla
"a".
Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese,
pronunciano il nome Benaco con l'accento sulla "e", ovvero Bènaco.
Resta oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad
utilizzare la versione con l'accento sdrucciolo del nome.
La parte
settentrionale del lago è situata in una depressione che si insinua in
direzione NE-SW all'interno delle Alpi,
mentre la parte meridionale occupa un'area dell'alta Pianura Padana: si distinguono quindi un
tratto vallivo ed uno pedemontano, il primo di forma stretta e allungata, il
secondo ampio e semicircolare. Una caratteristica del Garda è la dimensione
limitata del bacino idrografico (2290 km²) rispetto alla
superficie lacustre: ad una lunghezza di 52 km del lago corrispondono i
95 km del bacino, mentre le rispettive larghezze sono di 16 km e
42 km. Lo spartiacque orientale del bacino idrografico benacense presenta
una direzione parallela all'asse del lago, mentre quello occidentale ha un
andamento più sinuoso.
Le acque del lago bagnano numerosi comuni in provincia di Brescia, di Verona (Peschiera del garda, Castelnuovo del Garda, Garda, Lazise, Bardolino, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine e di Trento.